Festa della donna
L’8 Marzo è una ricorrenza che purtroppo ha origini da una storia tragica: una leggenda narra che proprio in questa data, nel 1908, alcune operaie coraggiose dell’industria Cotton, decisero di protestare per far cambiare i ritmi di lavoro e le condizioni contrattuali insostenibili a cui erano da tempo sottoposte. Il proprietario della ditta, per punirle, sigillò tutte le porte d’uscita, obbligandole a stare lì dentro affinché lavorassero di più, senza lamentele. Sfortunatamente scoppiò un incendio all’interno della fabbrica, dove persero la vita 129 lavoratrici. La triste vicenda colpì tutti, soprattutto Rozalija Ljuksenburg, che decise di celebrare proprio una festa in memoria delle donne scomparse.
La data dell’8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917, quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di febbraio». Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca quando scelsero l’8 marzo come data in cui istituire la Giornata Internazionale dell’Operaia. In Italia, l’Unione Donne in Italia (formata da donne del Pci, Psi, Partito d’Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone già liberate dal fascismo. L’8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l’Italia ha ricordato la Festa della Donna ed è stata scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza.